Inevitabile per i consumatori europei cadere con facilità in inganno anche perchè, a livello grafico, i cinesi hanno ripreso esattamente i caratteri della marcatura CE autentica. L’unica differenza rispetto all’originale è che le due lettere C e E sono ravvicinate: per distinguerle quindi è necessario fare attenzione allo spazio minore che intercorre fra le lettere nel caso dei prodotti Made in China.


Riconoscere il vero Marchio CE



Anche il marchio di conformità europea si può identificare a colpo d’occhio grazie a un semplice accorgimento: le due lettere sono ricavate da due cerchi, come si può bene vedere dall’immagine a lato. Basta quindi verificare che fra la C e la E ci sia almeno la metà della larghezza della C.

La domanda a questo punto sorge spontanea. Perchè nessuno ha preso dei provvedimenti? Di fatto si è cercato di dare un freno a questa truffa con il Decreto Legislativo 6 Novembre 2007, n. 194, pubblicato sulla gazzetta numero 261 nel 9 novembre 2007, dove all'articolo 10.3 si legge:
È vietato apporre sugli apparecchi e sui relativi imballaggi e istruzioni per l'uso segni che possano indurre in errore terzi in relazione al significato o alla forma grafica della marcatura CE.


Sanzioni per chi contraffa il Marchio CE


Il decreto ha sancito anche pene pecuniarie per chi inganna i consumatori:
Chiunque appone marchi che possono confondersi con la marcatura CE ovvero ne limitano la visibilità e la leggibilità è assoggettato alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 1.000,00 ad euro 6.000,00. Eppure, nonostante il decreto, sono ancora molti i prodotti che entrano nelle nostre case pur non avendo eseguito alcuna prova di conformità agli standard europei.

Le conseguenze? La qualità non è la stessa, ma a preoccupare ancor di più è ovviamente la sicurezza. La marcatura CE è infatti un contrassegno che deve essere apposto su determinate tipologie di prodotti dal fabbricante stesso; autocertifica la rispondenza (o conformità) ai requisiti essenziali per la commercializzazione e utilizzo nell’Unione Europea. L’apposizione del marchio è prescritta per legge per poter commercializzare il prodotto nei paesi aderenti allo Spazio economico europeo (SEE). Esempi di alcune direttive che richiedono il marchio CE sono la direttiva bassa tensione, la direttiva macchine, la direttiva compatibilità elettromagnetica, la direttiva per i sistemi in pressione, la direttiva per i dispositivi medici.

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Autore: Barbara Machin